Quando si ha un problema di salute, il desiderio maggiore è quello di tornare al più presto a stare bene. Ciò vale in particolar modo per chi soffre di incontinenza fecale, un fastidioso – e purtroppo anche relativamente diffuso – disturbo proctologico che può colpire persone di tutte le età a causa di malattie, traumi o altre problematiche e che determina impatti pesanti sulla qualità della vita.
Una visita proctologica e gli esami specialistici del caso potranno gettare luce sulle ragioni per cui il disturbo dell’incontinenza anale si è manifestato e, partendo da questa conoscenza, si potranno adottare le soluzioni di volta in volta migliori.
Ad esempio, qualora la causa di questo tipo di incontinenza fosse una lesione dello sfintere, allora è possibile che l’intervento più opportuno sia una sfinteroplastica, attraverso la quale lo sfintere viene suturato chirurgicamente così da tornare in condizioni soddisfacenti.
Non sempre però la sfinteroplastica anale è la soluzione migliore; qualora infatti le lesioni risultassero particolarmente accentuate, o ve ne fosse più d’una, allora l’intervento non è in grado di garantire risultati stabili e duraturi. In questi e in altri casi è possibile optare per il metodo THD® GateKeeper, i cui risultati sono di gran lunga più soddisfacenti e stabili sia nel breve che nel lungo periodo.
L’intervento secondo l’innovativa tecnica THD® GateKeeper prevede l’impianto di piccole protesi costituite da uno speciale materiale autoespandente. Disposte a corona intorno allo sfintere, tali protesi sopperiscono dal punto di vista meccanico alle funzionalità contenitive compromesse dello sfintere, e restituiscono al paziente una vita appagante e più serena.
THD® GateKeeper è un intervento chirurgico sicuro, mini-invasivo, con una brevissima convalescenza e riconosciuto dal SSN: per saperne di più chiedi maggiori informazioni al tuo medico o a uno specialista in proctologia.