Tra i problemi di salute che registrano una crescita notevole su scala globale, a causa di fattori come il costante aumento dell’aspettativa di vita, troviamo l’incontinenza di feci, un disturbo che può essere grave e altamente lesivo nei confronti della qualità della vita.
L’agenzia di ricerche americana Transparency Market Research ha dedicato un suo recente report (“Fecal Incontinence Market – Global Industry Analysis, Size, Share, Growth, Trends, and Forecast 2017 – 2025”) proprio a questo argomento, cercando di gettare luce sull’evoluzione di tale problematica negli anni a venire. Innanzitutto il report mette in evidenza le cause principali dell’incontinenza anale, ovvero:
- Eccessiva costipazione o diarrea
- Danneggiamento ai nervi causato da patologie (es. Alzheimer, sclerosi multipla, Parkinson, diabete…) o problemi fisici (es. rettocele, prolasso rettale…)
- Danneggiamento alla muscolatura e/o allo sfintere anale durante il parto
- Conseguenze di precedenti interventi chirurgici nella zona anale
Le conseguenze dell’incontinenza fecale possono rivelarsi anche piuttosto pesanti a livello psicologico, causando un elevato stress emotivo che si manifesta tipicamente con la frustrazione, la vergogna, l’imbarazzo, la rabbia e la depressione.
Secondo i dati a disposizione, circa l’1,4% della popolazione generale di età superiore ai 40 anni è colpita da una qualche forma di incontinenza rettale, mentre dal 3% al 15% soffre in modo cronico di costipazione che, come detto prima, può essere il preludio di successivi problemi di continenza.
Tra i fattori che spingeranno maggiormente la crescita del mercato globale legato al problema dell’incontinenza vengono citati soprattutto:
- Aumento generale della popolazione geriatrica
- Incremento della domanda a causa del miglioramento delle condizioni socio-economiche in diversi paesi del mondo
- Maggior consapevolezza da parte delle persone colpite
- Evoluzione delle tecnologie e dell’industria farmaceutica
Questa tendenza allo sviluppo verrà parzialmente controbilanciata da fattori che tendono a rallentare il mercato, come:
- Stigmatizzazione a livello sociale
- Elevato stress emotivo
- Scarsa conoscenza del problema e delle possibilità di trattamento
- Aumento dei costi di cura
In merito agli ultimi due punti, è fondamentale innanzitutto per i pazienti l’accurata diagnosi del problema, che può avvenire per mezzo di esamini rettali, manometria anale, colonscopia, risonanza magnetica e altre tecniche diagnostiche. La conoscenza è un passaggio irrinunciabile per poter mettere in campo le migliori soluzioni possibili contro un problema che, lo ricordiamo, è altamente improbabile che una volta comparso regredisca da solo.
Per quanto riguarda il trattamento, vi sono differenti tipi di approccio che possono rivelarsi risolutivi, o comunque in grado di migliorare le condizioni di vita del paziente, come ad esempio la sfinteroplastica o la chirurgia mininvasiva secondo il metodo THD® GateKeeper.
Quest’ultimo approccio, la cui efficacia è scientificamente provata, offre alle persone con problemi di incontinenza anale di differente gravità di poter contare su risultati tangibili e duraturi nel tempo; inoltre il metodo THD® GateKeeper è riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale ed è disponibile in diversi centri medici italiani.