La gravidanza è un momento fondamentale della vita di una donna, che si conclude con un evento importante ma al tempo stesso difficile da affrontare. Il travaglio prima, e il parto naturale poi, possono causare lesioni di natura uro-ginecologica nella zona del pavimento pelvico: ciò avviene perché le componenti anatomiche della zona sono soggette a tensioni fisiche accentuate che, non di rado, sfociano in vere e proprie lacerazioni.
Sono soprattutto le lesioni nella zona del perineo quelle che più frequentemente causano la comparsa di fastidiosi fenomeni di incontinenza fecale, associati spesso a una riduzione del tono muscolare. Alcune valide ricerche svolte negli USA a cavallo tra il 1991 e il 1999 hanno scoperto che i problemi postparto a carico dello sfintere possono comparire in una percentuale di donne compresa tra 20 e 53%; tali compromissioni, a loro volta, sono tra le cause del 4-50% di successivi episodi di incontinenza fecale dopo il parto.
Qualcuno potrebbe pensare che simili problemi siano inevitabili, in quanto conseguenze ella gravidanza, ma non è così: vi sono infatti dei fattori di rischio che predispongono alla loro comparsa, pertanto agendo su di essi è possibile ridurre le probabilità di incappare in seri problemi al pavimento pelvico.
Un ottimo alleato è rappresentato dalla ginnastica e, in particolare, dagli esercizi di Kegel che migliorano proprio il tono della muscolatura del pavimento pelvico. Così facendo, le donne arrivano meglio preparate al parto naturale dal punto di vista fisico.
Anche il mantenimento di un peso corporeo ottimale agevola la nascita del bambino e la successiva capacità di ripresa della neomamma e, come terzo consiglio, i medici suggeriscono di assumere fibre e acqua in abbondanza durante la gestazione così da evitare che gli stress fisici legati alla costipazione – tipica proprio della dolce attesa, a causa di squilibri ormonali e fisiologici – possano andare ad aggiungersi a quelli in concomitanza col parto.