fruits and juice

Una corretta alimentazione può rappresentare un valido supporto nella gestione dell’incontinenza fecale, sia, da un lato nel migliorare la consistenza delle feci, sia, dall’altro, favorendo la regolarità intestinale ed influenzando positivamente la prevedibilità degli stimoli e, conseguentemente, degli atti defecatori. Con un grande beneficio: diminuire i casi imprevisti di perdita di feci e soiling.

La modifica del regime alimentare ha come scopo il raggiungimento di un optimum fecale; intuitivamente è molto più disagevole e difficoltoso il contenimento delle feci liquide. Nei casi di diarrea il ricorso ad un’integrazione di fibre (es. Psillium) può essere utile per ricompattare la massa fecale.

Nei casi di difficoltosa espulsione di feci dure è consigliabile bere tanto (almeno un litro e mezzo di acqua al giorno) unitamente a frutta e verdura ricchi di fibre.

Particolare attenzione va posta alle seguenti categorie di alimenti che vanno ridotti, se non evitati:
– i cibi con note proprietà lassative (es. prugne, fichi)
– i cibi in grado di irritare l’intestino o influenzarne la motilità (es. caffè, alcool, latte e derivati, fritti, speziati, piccanti)
– cibi coinvolti in specifiche e personali intolleranze.

Il ruolo di una corretta alimentazione non si esaurisce nel modificare la consistenza fecale; una corretta attività intestinale è influenzata da molteplici fattori tra cui i pasti, sia come tipologia di alimenti assunti sia come sistematicità della loro assunzione. Possono infatti rendere “prevedibili” e regolari le evacuazioni, favorendo e “preparando” la persona affetta da incontinenza fecale all’atto defecatorio.